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Mi chiamo Giovanni Mameli.  Sono un avvocato cassazionista (e lo resterò per sempre, anche se nella primavera 2021 mi sono dovuto cancellare dall’albo) e sono appassionato di tecnologia. Mi piace usare la mia professionalità per aiutare le imprese a innovare  (non solo le start-up, ma anche imprese più strutturate che vogliano rinnovarsi per affrontare le sfide della modernizzazione).

Ho conseguito un dottorato di ricerca in Diritto Tributario Europeo presso la Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna. Ho fondato e coordino il progetto AiutidiStato.org.

Dal 2002 sino a inizi 2021, ho collaborato con lo Studio Legale Tributario Fantozzi & Associati, in cui mi sono occupato principalmente degli aspetti comunitari e internazionali delle problematiche fiscali e delle tematiche connesse a fisco e innovazione. 

Dalla primavera del 2021 sono funzionario della Commissione Europea.

Faccio parte del Consiglio direttivo della Branch Italiana dell’IFA (International Fiscal Association), per la quale svolgo la funzione di responsabile web e social media. Sono stato Segretario e poi Tesoriere del Circolo dei Giuristi Telematici. 

Sono anche orgoglioso co-founder della Startup Nordai, creatrice di GeoNue.

In questo blog si alternano post legati al mondo forense e post dedicati al mio hobby tecnologico. In entrambi i casi (è ovvio e già lo dico qui, ma meglio ricordarlo) le opinioni espresse sul blog non costituiscono parere legale e non assumo responsabilità per eventuali decisioni assunte o iniziative intraprese dai lettori sulla base e/o in conseguenza delle informazioni qui contenute e delle opinioni qui espresse.

Ancora più ovvio il disclaimer legato alla nuova fase della mia vita professionale: le opinioni espresse in questo blog sono soltanto tali e sono strettamente personali, non riflettono in alcun modo posizioni dell’istituzione di cui faccio parte.

Sono un fan dei prodotti apple. Da quando ho acquistato il mio MacBook negli Stati Uniti nel dicembre 2007 sono una prova vivente della massima “once yo go MAC you never go back”. Alla mia postazione in studio avevo sempre avuto un PC, ma da quel fatidico Natale davanti c’era quasi sempre posizionato il mio macbook sul quale preferivo lavorare. Dal settembre 2010 ho invece ottenuto di avere un iMac anche dallo studio, e dal gennaio 2012 ho smesso di essere una mosca bianca in uno studio di PC: tutto lo studio (sedi di Roma e Bologna. Milano resiste per ora) è, infatti, passato a apple (Mac e iPhone). Insomma, direi che la apple dovrebbe darmi un premio per l’opera di evangelizzazione che ho portato avanti!!

La mia attuale dotazione tecnologica consiste – tra le altre cose – di iMac in studio, il recentissimo MacBook Pro con TouchBar per lavorare in mobilità (un MacBook Air di Backup), iPhone 7, iPad Air2, Apple TV che con AirPlay è ottima per proiettare le slides, Mac Mini per trasformare la TV in postazione di Home Office o per le presentazioni. Infine, grazie a apple watch ho iniziato a usare l’orologio e devo dire che trovo comode le funzioni di notifica, che consentono di non “disconnettersi” durante le riunioni, ma senza essere sgarbati.

Oltre ai gioielli della apple mi piacciono e incuriosiscono anche i servizi di google, il software open source gli open data, e le nuove tecnologie in genere

Mi piace sperimentare quando intuisco un possibile impatto positivo delle innovazioni sul mio modo di lavorare, e sulla vita in genere. Sono convinto che il progresso tecnologico, oltre a migliorare la qualità del lavoro, potrebbe contribuire a tutelare l’ambiente, ridurre i costi burocratici sia nel privato sia nelle pubbliche amministrazioni.

Sono piuttosto infastidito dal modo in cui in Italia si sta attuando il processo telematico, specie perché non posso evitare di paragonarlo al sistema e-curia messo a disposizione dalla Corte di Giustizia UE che rispetto ai sistemi italiani è proprio di un altro livello (l’unico paragone che mi viene per descrivere la differenza tra i due sistemi sarebbe paragonare e-curia all’iPhone e il nostro (recte: i nostri) processi telematici agli “smartphone” disponibili prima del 2007).

Ho meditato per un po’ sull’idea di tenere un blog, nel quale archiviare le informazioni che mi servono per mia futura memoria, e a beneficio degli amici e colleghi. Quando il decimo collega in studio (di quelli in altri studi ho perso il conto) è venuto a chiedermi quali applicazioni installare sul neo-acquistato iphone mi sono deciso e dunque dal febbraio 2010 archivio qui i miei pensieri e scoperte su temi che incrociano innovazione, fisco e/o diritto.

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